I Padri Micaeliti

La Congregazione San Michele Arcangelo è un istituto religioso maschile di diritto pontificio, fondato dal Beato Bronislao Markiewicz, approvato da un decreto formale della Santa Sede. I religiosi di questa Congregazione sono detti Micaeliti e vengono distinti con la sigla C.S.M.A.

Il nome si ispira alla figura e al nome di San Michele Arcangelo (Mi ka ‘El: Chi come Dio) e indica chiaramente Dio come unico senso della vita.

Il carisma e lo stile di vita invece sono espresse dal lemma “Temperanza e Lavoro”. Il religioso della Congregazione di San Michele Arcangelo realizza la propria vocazione attraverso la virtù della temperanza, intesa come libertà da ogni condizionamento interiore ed esteriore, dominio delle passioni e vera pace, che permette di servire Dio in totale ed amorosa disponibilità verso il prossimo, in modo particolare i giovani e i bambini abbandonati.

Un altro elemento che caratterizza l’azione dei Micaeliti è il triplice lavoro: spirituale, intellettuale e manuale. “Temperanza e lavoro”: una proposta forte e in controtendenza per la società di oggi, travolta dal consumismo e dalla ricerca del benessere, è un invito a ritrovare i veri valori della sobrietà, della giustizia e della solidarietà. Perciò nel loro impegno pastorale i Micaeliti rivolgono particolare attenzione ai giovani e ai bambini, gli uomini di domani, sia nel lavoro parrocchiale, sia attraverso la realizzazione di istituti per ragazzi orfani e abbandonati.

I Micaeliti attuano il proprio carisma anche attraverso le missioni popolari, gli esercizi spirituali, l’editoria, la cura delle vocazioni sacerdotali e religiose, la direzione di alcuni Santuari. Sono presenti in Polonia, Bielorussia, Ucraina, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Canada, Nuova Guinea, Argentina, Paraguay, Repubblica Dominicana, Antille Olandesi.

In Italia, dove i figli spirituali di Padre Bronislao per speciale grazia del Signore sono stati chiamati alla custodia del prestigioso Santuario di Monte Sant’Angelo, dedicato al loro protettore, svolgono il loro ministero anche nella provincia di Viterbo, a Castel Sant’Elia, dove curano la parrocchia di Sant’Antonio Abate e il Pontificio Santuario Maria SS. “ad Rupes”, che è anche sede del loro Seminario Maggiore; la parrocchia Concattedrale a Nepi e, a Roma, presso la Chiesa del “Domine Quo Vadis” e la Parrocchia di “Sant’Ottavio e Compagni Martiri”. Sul territorio nazionale sono state loro affidate anche alcune parrocchie con relativi oratori per i giovani, tra le quali quella di Crescentino in provincia di Vercelli.

La nostra Comunità

P. Stanislao 

Rettore e Superiore

P. Raffaele

Provinciale e Parroco

P. Giorgio

Veterano della casa

P. Giuseppe

Economo della casa

P. Jarek

Prefetto della casa

P. Taddeo

P. Martino

Emanuele

Seminarista

Emmanuel

Seminarista

Steven e John

Seminaristi dal Papua N.G.

Padre Bronislao Markiewicz

Bronislao Markiewicz nacque il 13 luglio 1842 a Pruchnik in Polonia, nell’odierna arcidiocesi di Przemyśl dei Latini, sesto di undici figli di Giovanni Markiewicz, borgomastro della città, e Marianna Gryziecka. In seno alla famiglia, ricevette una solida formazione religiosa.

 

Completato il regolare iter di studio, il 15 settembre 1867 venne ordinato sacerdote. Avendo il desiderio di dedicarsi alla formazione dei giovani, studiò per due anni pedagogia, filosofia e storia nelle Università di Leopoli e di Cracovia.

Sentendosi chiamato anche alla vita religiosa, nel mese di novembre del 1885 partì per l’Italia ed entrò tra i Salesiani e qui ebbe la gioia di incontrare San Giovanni Bosco nelle cui mani, il 25 marzo 1887 emise i voti religiosi. Da salesiano svolse diversi incarichi affidatigli dai superiori e cercò di adempierli con dedizione e zelo. A causa dell’austerità di vita e della diversità di clima, nel 1889 Padre Bronislao si ammalò gravemente di tisi, così da essere considerato prossimo alla morte. Ripresosi dalla malattia, fece la convalescenza sempre in Italia e il 23 marzo 1892, con il permesso dei Superiori, rientrò in Polonia a Miejsce Piastowe, nella sua diocesi di Przemyśl.

 

Oltre all’attività parrocchiale ordinaria, Bronislao Markiewicz si dedicò, nello spirito di San Giovanni Bosco, alla formazione della gioventù povera e orfana.

Per essa aprì un Istituto a Miejsce Piastowe, nel quale offriva ai suoi educandi sostegno materiale e spirituale, preparandoli alla vita con una formazione professionale nelle scuole aperte presso l’Istituto stesso. Nel 1897 decise di fondare, a questo scopo, due nuove Congregazioni religiose ispirate alla spiritualità di don Bosco, adattando le sue regole alla specificità del proprio carisma a cui diede il nome di Temperanza e Lavoro (1898). L’approvazione come Congregazione religiosa, che decise di porla sotto la protezione di San Michele Arcangelo venne concessa solo qualche anno dopo la sua morte il 29 gennaio del 1912.  

 

Il Beato Bronislao si distinse per il grande amore verso il Signore e per il prossimo, specialmente quello più povero, trascurato, abbandonato e per gli orfani a cui dedicò tutto sé stesso. Era profondamente desideroso di accogliere un numero sempre maggiore di ragazzi e di offrire loro quel calore umano che ad essi tanto mancava. Questo profondo desiderio è espresso nelle sue parole: “Vorrei raccogliere milioni di ragazzi abbandonati, di tutti i popoli, nutrirli gratuitamente e vestire il loro corpo e il loro spirito”.

 

Fu beatificato il 19 giugno 2005 dal cardinale Jozef Glemp, arcivescovo di Varsavia e Primate di Polonia, in qualità di inviato del Santo Padre, Benedetto XVI. La sua memoria liturgica ricorre il 30 gennaio.

La nostra comunità durante il raduno della Provincia Italo-Elvetica (2023)

Celebrazione di Santo Stefano Martire durante il raduno provinciale (2022)