
Uno spazio per te
Tramite questa pagina web, noi Padri Micaeliti, sacerdoti, seminaristi, fratelli laici, vogliamo essere vicini a tutti coloro che hanno bisogno dell’amore generoso di Dio e degli uomini.
Vogliamo metterci a disposizione e sostenere quanti soffrono a causa di tanti mali nel mondo e quanti vogliano ringraziare Dio per le tante meraviglie operate nella loro vita.
Se senti il bisogno delle nostre preghiere per te, per i tuoi cari, nelle intenzioni speciali, ti invitiamo a comunicare brevemente la tua richiesta utilizzando il modulo a disposizione.
"Come suggerisce l'immagine della Madonna "ad Rupes", la quale contempla in atteggiamento orante il Bambino Gesù che sta sulle sue ginocchia, vi invito ad essere come lei, perseveranti nella preghiera, per chiedere a Dio che realizzi in voi il vostro essere cristiani e faccia giungere a compimento il provvido disegno, per il quale vi ha creati e chiamati."
San Giovanni Paolo II, Castel Sant'Elia, 1° Maggio 1988
Misericordia fino al martirio…
La storia che voglio presentare in questo articolo riguarda una famiglia, conosciuta anche come “i samaritani di Markowa”, mossa dall’esempio del buon samaritano, che ha fatto proprie le virtù dell’amore, della misericordia e della compassione.
La storia di Jozef Ulma e Wiktoria Niemczak, coniugi laici con sette figli vissuti nella Seconda guerra mondiale che, pur consapevoli del rischio e nonostante le ristrettezze economiche, nascosero in casa una famiglia di religione ebraica per un anno e mezzo. Scoperti, furono tutti trucidati, compreso il bimbo nato al momento del martirio della mamma Wiktoria (24/03/1944). Questa è una storia che per la prima volta nella Chiesa ha portato alla Beatificazione di un’intera famiglia nel giorno 10/09/2023.
Con grande gioia, in data 25/02/2025, le reliquie della famiglia Ulma sono state donate al Santuario di Maria Santissima ad Rupes grazie alla benevolenza del Rev. Mons. Janiga.
Il mio intento è quello di voler far riflettere il lettore sulla natura che ha animato le gesta dei coniugi Ulma e del perché, soprattutto nella società odierna, tale gesto sarebbe impensabile e verrebbe ritenuto addirittura irresponsabile.
Una riflessione di questo tipo è figlia della società odierna, che ci ha abituato a riempire il nostro tempo di cose fragili, di soprammobili, facendoci dimenticare di puntare lo sguardo verso ciò che è durevole nel tempo, verso le rocce, cioè quelle qualità che durano nel tempo con le quali riempire la nostra breve esistenza.
E invece cosa facciamo di solito? L’esatto contrario! Siamo mossi da egoismo, invidia, desideriamo ciò che non abbiamo senza mai essere grati di ciò che diamo per scontato.
Per questo motivo una delle rocce che dobbiamo far nostre è la misericordia; Per comprendere a pieno che cos’è la misericordia è bene partire da una breve disamina etimologica del termine compassione.
L’etimologia di Compassione non intende ciò che erroneamente intendiamo nel linguaggio comune, quindi il provare dispiacere per qualcuno o qualcosa. Il termine compassione viene modellato dal greco σπλαγχνίζω (splagchnizo), intendendo il movimento interiore delle viscere, è un sentimento così forte da provocare in noi un nodo nello stomaco, un, appunto, movimento interiore; questo termine traduce la parola ebraica Raham, radice verbale che evoca il seno materno, la tenerezza della madre, la membrana attraverso cui, nel mondo antico, si pensasse che il bambino comunicasse con la madre.
In ebraico esiste anche Hèsed e Hanan dove il primo indica la misericordiosa fedeltà e ostinazione di Dio verso il peccatore e il secondo indica grazia e gratuità. La compassione è una predisposizione verso ciò che vive l’altro, è un mistero “un completamente altro”, è una forza capace di farci comprendere ciò che prova qualcun altro.
Quindi cos’è la misericordia?
La Misericordia è sia Raham, hèsed e hanan; è quella forza che genera in noi un movimento interiore che ci rende capaci di predisporci verso ciò che vive qualcun altro, ricorda la nostra creaturalità, la capacità di generare un’energia frutto di qualità in noi innate, la grazia e gratuità.
L’invito al lettore è quello di comprendere che le figure ricordate nella storia come questa famiglia Ulma sono persone come noi, che hanno vissuto e avuto i stessi pensieri che abbiamo noi oggi; ciò che li ha differenziati è il loro coraggio nel non aver fatto scalfire le loro rocce, nell’essersi posti domande profonde senza farsi distrarre e aver perseguito verso ciò che naturalmente siamo in grado di fare, senza farsi condizionare dalle leggi in vigore o dal pensiero comune.
Trova il coraggio di compiere la scelta più giusta invece di quella migliore.
Addazio Luigi Pio
MAGGIONI B., Le virtù del cristiano, edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2011.



San Michele Arcangelo
Gruppo di preghiera
Nato nel febbraio del 2006 e guidato da Padre Stanislao Zurad, Rettore del Santuario Maria SS. “ad Rupes”, il gruppo di preghiera “San Michele” prende il nome dal Patrono della Congregazione dei Padri Micaeliti, il glorioso Arcangelo San Michele.
Le riunioni si tengono ogni due settimane nella Basilica di San Giuseppe e sono fissate al primo e al terzo lunedì del mese, alle ore 15.30 (orario invernale) o 16:30 (orario estivo).
Scopo del gruppo di preghiera “San Michele”, oltre alla formazione permanente e alla conoscenza delle “ragioni” della nostra fede. è fare di questo nostro Santuario una “scuola di preghiera” in cui ogni partecipante si impegna con tutto se stesso a mettersi alla sequela di Cristo, a conoscere ed amare sempre più profondamente il Signore e la sua Parola e a viverla in maniera sempre più coerente, sviluppando e ampliando l’amore verso la Chiesa e verso tutti gli uomini.
Il gruppo di preghiera San Michele è aperto a tutti coloro che vogliano entrarne a far parte, per seguire tutti insieme questo cammino di fede.
Lo Scapolare di
San Michele Arcangelo
Lo scapolare di San Michele è un segno esteriore dell’affidarsi a San Michele Arcangelo e dell’affiliazione alla Famiglia Michaelita. Lo scopo di portarlo è il rinnovamento del culto di San Michele Arcangelo. Coloro, che portano lo scapolare partecipano ai beni spirituali della Congregazione di San Michele Arcangelo.
Chi avrebbe piacere di ricevere lo scapolare di San Michele Arcangelo può rivolgersi al Santuario.
Preghiere




Preghiera a Maria Santissima "ad Rupes"
Vergine Santissima delle Rupi,
col cuore colmo della più illimitata fiducia
io mi prostro ai Tuoi piedi
e grido con tutta l’anima al Tuo Cuore: “Dimostrati Madre!”.
Sì, dimostrati Madre coll’impetrarmi dal Tuo divin Figlio quanto Ti chiedo,
poiché a Te nulla Egli può rifiutare.
Impetrami, innanzitutto, la grazia dell’eterna salvezza.
E poi, se sarà per il mio vero bene,
la grazia particolare che Ti domando.
Maria, Madre misericordiosa,
che Ti sei dimostrata sempre tanto benevola
verso tutti coloro che Ti hanno invocato con fede,
ascoltami benigna ed esaudiscimi!
Così sia.
Preghiera a San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta:
sii il nostro aiuto
contro la malvagità
e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo
che Dio lo domini
e Tu, Principe della Milizia Celeste,
con il potere che ti viene da Dio,
incatena nell’inferno satana
e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo
per perdere le anime.
Amen.
Preghiera per la canonizzazione del Beato Bronislao Markiewicz
Onnipotente Eterno Iddio
che nei tempi particolarmente duri e cruciali
susciti uomini ricolmi di spirito apostolico,
i quali, come astri conduttori mostrano alle nazioni la via
che porta ad un futuro migliore, fà, Te lo chiediamo umilmente,
che il Tuo Servo, il Beato Sacerdote Bronislao Bonaventura Markiewicz
venga, al più presto riconosciuto santo dalla Chiesa
e consegua il culto per tutto quanto Egli ha operato
a Tua gloria e a salvezza delle anime,
specialmente degli orfani e dei bambini abbandonati.
Santissima Vergine, la cui grandezza e potenza,
il Beato Bronislao ha diffuso con tanto zelo e tanta efficacia,
appoggia la nostra preghiera.
Amen