“Cantiamo la Misericordiaˮ

Questo è il titolo del concerto che si è tenuto nel nostro Santuario domenica 5 giugno alle ore 20.45 sul palco situato davanti alla scalinata di Fra' Rodio. Il concerto è stato preparato e ha avuto come protagonisti alcuni giovani della Comunità Parrocchiale di Nepi. I ragazzi in quasi due ore di esibizione hanno presentato diversi canti religiosi, e  non solo, che avevano come tema la misericordia, il perdono, l'amore. Con grande stile e professionalità hanno saputo eseguire i canti in italiano e anche in inglese. I canti sono stati accompagnati da immagini, video e  fotografie proiettate su un grande schermo posizionato in fondo al palcoscenico, con le quali  sono riusciti a creare un clima davvero speciale, essendo strettamente legate al contenuto delle canzoni.

L'evento  si è aperto e si è concluso con l'intervento del Rettore del Santuario P. Pietro Burek, che ha ringraziato per il “dono” del concerto offerto, che si è inserito perfettamente nel quadro delle celebrazioni e degli eventi dell'Anno della Misericordia nel Santuario.

E' stata una serata davvero bellissima, vissuta nel clima della gioia ma anche della profonda riflessione, favorita e sostenuta dalla musica e dalle immagini presentate.

Da questa postazione, che è il nostro sito, giunga a tutto il gruppo dei ragazzi della Comunità Parrocchiale di Nepi, alle persone che lo seguono, a coloro che sono stati i promotori di questo evento e a tutto il team tecnico, un particolare ringraziamento fatto di gratitudine e di riconoscenza, assieme agli auguri più fervidi di buon proseguimento nel loro cammino di crescita e di formazione spirituale e intellettuale.

Alla prossima!!! 

“INFIORATA” AL SANTUARIO NELLA SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI

Ogni anno, con la grande festa del Corpus Domini la Chiesa celebra l’istituzione dell’Eucaristia durante l’ultima Cena. Solenni sono i festeggiamenti in Italia e in ogni parte del mondo.

Anche al nostro Santuario ci sono stati grandi preparativi per celebrare con grande solennità questa importante ricorrenza.

Tutto il giorno di venerdì e il pomeriggio di sabato, infatti, un  gruppo di fedeli del Santuario, i seminaristi e qualche persona di buona volontà, coordinati da Padre Stanislao e dal “Team Organizzativo del Santuario” hanno predisposto ed allestito  la tradizionale “infiorata” lungo il viale del Santuario. I lavori si sono protratti fino a notte fonda ma tutto il materiale per preparare lo splendido tappeto” fiorito”, con lo stemma dell'Anno della Misericordia e con altri disegni che presentavano le opere di misericordia corporali, ha richiesto mesi di preparazione  e tanta pazienza e dedizione da parte di alcune signore del “Team Organizzativo del Santuario” che ogni anno, con tanta generosità, si assumono questo gravoso compito.

Al termine della Santa Messa delle ore 9.30, tutta l’assemblea si è trasferita fuori per accogliere il “Corpo del Signore”, l’Ostia consacrata custodita nell’ostensorio e trasportata in processione dal Parroco di Castel Sant’Elia, Padre Riccardo e accompagnata dalla Banda Musicale di Castel Sant’Elia. Dopo una sosta davanti alla Basilica di San Giuseppe, durante la quale Padre Riccardo ha proclamato la Parola del Signore ed ha impartito  la benedizione, la processione solenne è ripartita alla volta della Chiesa di Sant’Antonio Abate, dalla quale proveniva, dopo aver attraversato il paese di Castel Sant’Elia, le cui vie erano tutte decorate con variopinti disegni, fatti con  fiori ed altri materiali.

Quando l’Ostensorio con il “Corpo del Signore” viene portato per le strade del mondo, nel mondo in cui viviamo e lavoriamo, questo mondo diventa diverso e viene illuminato dallo splendore di Dio .

Con la tradizionale processione del Corpus Domini portiamo dappertutto il Corpo di nostro Signore per dire al mondo che Dio è arrivato anche lì con l’incarnazione e che tutto viene santificato dal Suo passaggio:  la via, coloro che vi abitano, la loro quotidianità, le loro attività.

Colgo l’occasione, scrivendo queste parole, per esprimere a nome mio e di tutta la comunità, la gratitudine a  coloro che hanno collaborato alla preparazione e all’allestimento dell’“infiorata” e che hanno contribuito in questo modo ad onorare degnamente il Signore che ci ha salvati e redenti col Suo corpo e il Suo sangue e che viene in mezzo a noi.

P. Pietro - Rettore del Santuario

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO GIUBILARE

Anche quest’anno, puntualmente, domenica 8 maggio si è tenuto l’annuale pellegrinaggio diocesano al Pontificio Santuario Maria SS. "ad Rupes", Patrona della Diocesi di Civita Castellana.

Mese mariano per eccellenza nella tradizione cristiana, maggio richiama ogni giorno al Santuario molti fedeli devoti a Maria Santissima ma, in occasione del pellegrinaggio, quest’anno più di mille  persone si sono presentate all’appuntamento con la Madre.

In quest’Anno Santo della Misericordia,  il pellegrinaggio diocesano è iniziato con una processione che ha avuto inizio a Nepi alle ore 15.00. Una volta raggiunto il piazzale del Santuario, dopo essere passata  attraverso la Porta Santa della Basilica di San Giuseppe, la numerosa assemblea  ha partecipato in gran raccoglimento al Santo Rosario delle ore 16.30 e alla Solenne Concelebrazione Eucaristica delle ore 17.00, presieduta da S.E. Rev. ma Monsignor Romano ROSSI, Vescovo della Diocesi di Civita Castellana.

Numerosi i  sacerdoti presenti, provenienti da varie parrocchie della diocesi, moltissimi anche i religiosi, le religiose, i seminaristi, le confraternite, le associazioni. Numerose anche le autorità civili e militari convenute alla cerimonia, molti sindaci, primo tra i quali  Rodolfo Mazzolini, Sindaco di Castel Sant’Elia, presente con la giunta comunale.

Durante la celebrazione Eucaristica S.E. Mons. Romano Rossi ha conferito il ministero del lettorato e dell'accolitato ad alcuni seminaristi della diocesi.

Al termine della Santa Messa, Padre Pietro Burek, Rettore del Pontificio Santuario Maria SS. "ad Rupes", ha rivolto un sentito ringraziamento a Monsignor Romano, alle autorità  e atutti i fedeli convenuti per esprimere la lode e la gloria  al nostro Signore Gesù Cristo.

Ogni pellegrinaggio, ogni visita al Santuario della nostra Patrona rinnova in noi la fiducia filiale nella Madre di Dio: è Lei che ci introduce sempre più nel mistero di Cristo. Che valore immenso ha la presenza di Maria nel nostro cammino verso la salvezza!

Pellegrinaggio a piedi - 21 maggio 2016

Buona giornata!

21 maggio 2016. Ore 5 del mattino, sorge il sole. Suona la sveglia.  L’aria fresca del mattino si prepara ad accogliere i pellegrini che dalle loro abitazioni escono presto non per fare le solite azioni quotidiane, ma per condividere con altri fedeli il pellegrinaggio al Pontificio Santuario Maria SS. “ ad Rupes “ per la conclusione del mese mariano nell’Anno Giubilare dedicato alla Divina Misericordia. I pellegrini provenienti da Civita Castellana, Nepi, Fabbrica di Roma e dalla parrocchia di Castel Sant’Elia  si incamminano alla volta del Santuario per rendere omaggio alla Madonna nel mese a Lei dedicato e partecipare alla celebrazione eucaristica con il Vescovo, S.E. Mons. Romano Rossi.

Guidati dalla Croce e dai rispettivi parroci, tutti si sono messi in cammino dai propri luoghi di aggregazione.  La recita del Santo Rosario ha accompagnato lo scorrere dei passi di chi ha voluto essere presente, affidando alla Madre Celeste le richieste di aiuto, speranza, sostegno. Da segnalare, la presenza dei  cresimandi di Nepi, gioiosi perché il giorno successivo continueranno il loro percorso cristiano con il dono del sacramento della Confermazione, con i genitori, nonni e catechisti nello spirito della famiglia unita e devota. Il rettore Padre Pietro ha accolto con gioia all’ingresso del Santuario i pellegrini che con canti e preghiere hanno varcato l’ingresso della Porta Santa collocata nella Basilica di San Giuseppe, che all’interno ospita da poco anche la reliquia di Santa Faustina Kowalska.

All’aperto di fronte alla scalinata di fra Rodio, che conduce alla Grotta che custodisce l’immagine della Madonna SS. “ad Rupes“, sull’altare preparato con cura dai seminaristi della congregazione Micaelita, il Vescovo Mon. Romano Rossi ha concelebrato insieme a tutti i sacerdoti confluiti per l’occasione la Santa Messa, offrendo una profonda riflessione durante la sua omelia,  sulla famiglia e i rapporti in essa.

Al termine come di consueto, il Team Organizzativo del Santuario ha collaborato, coordinato dal Rettore Padre Pietro, alla  condivisione di tutto ciò che le persone  hanno voluto e potuto portare per consumare insieme la prima colazione all’aperto nei portici del Santuario, sotto lo sguardo benevolo della statua posta alla fine del porticato della Madonna. Buona giornata!

                                                                                                                                 

                                                                                                                                             s.c.

IL CARDINALE GERHARD LUDWIG MÜLLER, PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, AL SANTUARIO DI CASTEL SANT’ELIA

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller,  Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, domenica 1 maggio si è recato nel Pontificio Santuario di Maria S.S. ”ad Rupes” di Castel Sant’Elia, dove, accompagnato dal rettore P. Piotr Marcin Burek e dai Padri Micheliti  è sceso nella Grotta della Madonna, patrona della diocesi di Civita Castellana, per renderle visita e venerarla come da secoli fanno tanti pellegrini.

Nella tarda mattinata è, poi, risalito nella Basilica di San Giuseppe per presiedere una Solenne Concelebrazione Eucaristica in occasione del Primo Centenario della morte del vescovo tedesco Giuseppe BernardoDöbbing, l’inizio del mese mariano e nel 28° anniversario della visita al Santuario di San Giovanni Paolo II.

Varcata la Porta Santa del Giubileo Straordinario della Misericordia, il cardinale è stato accolto con grande gioia da tanti fedeli, religiosi, autorità civili e militariguidate dal sindaco di Castel Sant’Elia, Rodolfo Mazzolini,  il sindaco di Nepi, Pietro Soldatelli, il maresciallo dei Carabinieri di Castel Sant’Elia, Davide Querci, onorati del privilegio della sua presenza.

Il porporato, infatti, non necessita di troppe presentazioni: è un noto ed illustre teologo, autore di più di quattrocento opere scientifiche a carattere teologico e per questo considerato profondo conoscitore della teologia moderna, religioso di grande spiritualità, che presta la sua opera di esperto in diversi consessi ecclesiali. Nel 2012 viene nominato Prefetto dell’importante Congregazione per la Dottrina della Fede da Papa Benedetto XVI e nel 2014 Papa Francesco lo crea cardinale diacono di Sant’Agnese in Agone e viene  annoverato tra i membri della dottrina per le Chiese orientali.  Dei cardinali creati da Papa Francesco, di nessuno si è parlato tanto, quanto del cardinale Müller; noti commentatori cattolici di testate prestigiose, infatti, ne propongono un ritratto intelligente, da cui emerge l’integerrima fedeltà alla tradizione cattolica che lo contraddistingue, mista ad un vero senso del prodigio. Predicazione, cultura, liturgia, azione caritativa della Chiesa, con la promozione di numerosi programmi umanitari in tutto il mondo, sono le priorità del suo ministero episcopale. Il CardinaleMüllereccelle per chiarezza dottrinale e limpidezza di espressione, come ha dimostrato durante la sua omelia a Castel Sant’Elia, ricca di stimoli, dove ha analizzato la figura di Mons.Döbbing,  Vescovo di Nepi e Sutrinegli anni 1900-1916e quella di San Giovanni Paolo II con la sua devozione mariana.

Una cerimonia solenne e molto sentita, animata dalla Schola Cantorum che ha reso particolarmente suggestiva tutta la funzione religiosa.In una basilica impreziosita dalla reliquia di Santa Faustina Kowalska, da poco giunta al Santuario, il cardinale ha  ringraziato il rettore per l’invito e l’accoglienza dimostratagli e ha concluso la sua visita nel pomeriggio recandosi alla Tomba monumentale del vescovo Döbbing,  nel cimitero dei frati francescani, all’interno del complesso del Santuario, vicino la Chiesetta di San Michele, pregando insieme a tutta la comunità religiosa.

Commentando la splendida giornata,  molti dei presenti hanno concordato nel sostenere che il cardinale Müllerè una grande speranza per la Chiesa cattolica e il ruolo che lo vede impegnato alla salvaguardia della purezza dottrinale non potrebbe volere uomo migliore.

PAMELA PAPARONI

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